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Il carteggio di Antonio Rosmini con i propri familiari


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Antonio Rosmini con i propri familiari (Stresa, Edizioni Rosminiane Sodalitas, 2024, pagine 1387, euro 75) che raccolgono il carteggio (ben 815 lettere) tra Antonio Rosmini e i suoi più stretti familiari: il padre Pier Modesto, la madre Giovanna For- segretario di Rosmini, padre Francesco Paoli, indirizzata a Giuseppe Rosmini, sulle con- dizioni di salute irreversibili del fratello, che morirà da lì a breve, il 1° luglio, all’età di 58 anni.
I saggi iniziali di Michele Dossi: I carteggi di Antonio Rosmini con il padre, la madre e lo zio Ambrogio, la presentazione di Ludovico M. Gadaleta su Giuseppe Maria e Adelaide Rosmini, gli alberi genealogici dei diversi rami delle famiglie citate (Rosmini,Formenti, Cristani) a cura di Eleonora Bressa, completano la ricerca.
I singoli avvenimenti e la piccola storia locale roveretana e trentina si intersecano più volte con la più ampia storia della penisola italiana. Gli stessi luoghi geografici di partenza e di destinazione delle lettere, elencati in due appositi indici, richiamano l’Italia attraversata da nord a sud, da est e ovest, evocano nella mente degli studiosi esperti circostanze e incontri fondamentali della vita di Rosmini.
Il lettore che si approccia per la prima volta alla figura del Roveretano è invece accompagna-to dalle 1733 note a piè di pagina, fino lavoro di cesello, che contestualizzano eventi, ricostruiscono fatti, chiariscono vicende.
I profili dei personaggi più rilevanti e l’indice dei nomi citati rivelano la straordinaria capacità di Rosmini di intessere rapporti di amicizia e di sodalizio con persone di ogni temperamento e ceto sociale.
La dedica iniziale a Umberto Muratore, per 37 anni direttore del Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa, ricorda che i volumi sono parte di un più vasto progetto: la revisione critica e scientifica dell’Epistolario Completo di Rosmini, di cui la presente collana, giunta al terzo volume, fornisce i necessari strumenti preparatori.
In questi volumi, che costi- tuiscono una vera biografia epistolare, gli episodi principali della vita del Roveretano sono narrati con la naturalezza di chi parla con “quelli di casa”.
Alle lettere, infatti, Rosmini non affida riflessioni ampie o profonde, bensì inserisce quasi sempre aggiornamenti periodici sui viaggi, sullo stato di salute, sulle novità di casa, sugli incontri, sulle attività.
Certo, non mancano momenti di grande intensità emotiva, e si trovano pochi, ma significativi riferi- menti ai problemi della patria, soprattutto in relazione al Ri- sorgimento, per il quale Rosmini si impegnò in modo in- tenso e convinto.
In generale il carteggio è il luogo in cui si esercita una grammatica delle relazioni famigliari ordinarie, attraverso manifestazioni reciproche di affetto, di rispetto e di cura. Ne risulta un Rosmini che trasmette ai corrispondenti un messaggio di fiducia e il proprio stile personale nell’approccio al quotidiano.
Uno stile che, unito alla educazione ricevuta, al tratto signorile, all’erudizione non comune, all’affabilità dei modi e alla ieraticità del portamento, non lasciò indifferenti i suoi contemporanei: dinanzi alla personalità del Roveretano, chi ebbe la ventura di incontrarlo ne divenne, quasi per naturale conseguenza, discepolo, amico e confidente.
Il voluminoso carteggio qui presentato si compone di 815 lettere
che coprono la metà del XIX secolo. Esse ci permettono di analizzare il rapporto tra Antonio Rosmini e i suoi familiari più stretti:i genitori Pietro Modesto e Giovanna, lo zio Ambrogio, i fratelliGioseffa Margherita e Giuseppe Maria, la cognata Adelaide.
Uomo di genio, conteso tra gli studi universitari, le grandi speculazioni filosofiche ed ecclesiali, le cure dellʼIstituto da lui fondato e gli attacchi degli avversari, Rosmini sente profonda e sincera empatia per le persone care, i loro bisogni e i loro problemi quotidiani.
Trepido per le ansietà della madre, docile alle sollecitazioni del padre, riconoscente alle premure dello zio, compartecipe agli afflati spirituali della sorella, paziente con le intemperanze del fratello, autorevole con le dubbiezze della cognata, egli profonde per loro con larghezza le proprie ricchezze materiali, intellettuali e spirituali.
Frutto di due anni di ricerche, questo terzo volume di Lettere e carteggi costituisce un ulteriore passo avanti nella possibilità di comprendere la vita e la personalità di Rosmini nella loro interezza.
A tale scopo, sono stati inseriti numerosi riferimenti ai suoi Scritti autobiografici, recentemente usciti a conclusione della imponente Edizione Nazionale e Critica delle sue Opere.
La collezione di Lettere e carteggi di Antonio Rosmini: strumenti preparatori intende essere il primo passo di un cammino indirizzato, nel lungo periodo, all’elaborazione di un nuovo e definitivo Epistolario completo di Antonio Rosmini.
Vuole quindi pubblicare le lettere inedite e i carteggi fra Rosmini e i maggiori dei suoi corrispondenti, presi singolarmente o radunati secondo criteri di affinità (geografica, professionale, etc.), per diffondere sempre più la conoscenza della personalità sfaccettata di Antonio Rosmini: filosofo, teologo, direttore d’anime, polemista, uomo politico, scrittore, santo e – soprattutto – “prete roveretano”.